Che cosa offre l'ONU alla comunità mondiale? Ha raggiunto l'obiettivo principale indicato nella sua Carta? Sta promuovendo società pacifiche con l'Agenda 2030? #Rockefeller #WEF #Agenda2030
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Dal 19 settembre a sabato 23 settembre e martedì 26 settembre 2023, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite si riunisce a New York. I capi di Stato e di governo si incontrano presso la sede centrale dell'ONU. All'ONU sono rappresentati 193 Stati su un totale di 195 Stati. Fra le cose che l'ONU comunica in merito alla corrente Assemblea generale, spicca la volontà di riaccendere un senso di speranza, ottimismo ed entusiasmo per l'Agenda 2030.
Ma cosa comporta questa Agenda 2030 e quali sono i suoi obiettivi?
Prima di addentrarci in queste domande, è necessario spendere qualche parola sulle Nazioni Unite e la loro storia.
Fondazione e cenni storici dell'ONU
Il predecessore delle Nazioni Unite o ONU è stata la Società delle Nazioni, fondata nel 1920 dopo la prima guerra mondiale. Il suo scopo ufficiale era "promuovere la cooperazione internazionale e raggiungere la pace e la sicurezza". Il 18 aprile 1946, la Società delle Nazioni si sciolse in occasione della sua 21a Assemblea. Essa fu sostituita dalla creazione delle Nazioni Unite. Tutti i suoi beni furono trasferiti alla nuova organizzazione. Le Nazioni Unite descrivono ufficialmente la loro fondazione come segue:
“Nel 1945, quando la seconda guerra mondiale stava per finire, le nazioni erano in rovina e il mondo voleva la pace. I rappresentanti di 50 Paesi si riunirono alla Conferenza delle Nazioni Unite sull'Organizzazione Internazionale a San Francisco, in California, dal 25 aprile al 26 giugno 1945. Nei due mesi successivi, procedettero alla stesura e alla firma della Carta delle Nazioni Unite, che creava una nuova organizzazione internazionale, l'ONU, che si sperava avrebbe impedito un'altra guerra mondiale come quella appena vissuta.
Secondo lo statuto, garantire la pace nel mondo è ancora uno dei compiti più importanti dell'ONU.
Ma è vero, o l'ONU viene usata per costruire un unico governo mondiale sotto questa veste?
Una citazione attribuita a David Rockefeller solleva interrogativi a questo proposito. Parlando al Comitato economico delle Nazioni Unite nel 1994, egli disse:
“Siamo sull'orlo di un rimpasto globale, tutto ciò che ci serve è la giusta crisi di portata planetaria e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale”.
Se la tesi ormai pronunciata è che l'ONU sta contribuendo a costruire un "Governo Unico Mondiale", allora la famiglia Rockefeller e l'ONU dovrebbero essere collegate.
L’ONU e la famiglia Rockefeller
È interessante sapere che la Fondazione Rockefeller è stata determinante per l'organizzazione del mondo dopo la seconda guerra mondiale. Furono proprio gli studi del Council on Foreign Relations, finanziati dalla Fondazione Rockefeller, a portare alla creazione, tra l'altro, della Banca Mondiale, della NATO e dell'ONU.
John D. Rockefeller aveva già donato una biblioteca al predecessore dell'ONU, la Società delle Nazioni. Questo lo accennò il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon in un discorso del 2012:
“Sono onorato di essere presente a questo 85° anniversario dello storico dono di una biblioteca da parte di John D. Rockefeller Junior alla Società delle Nazioni. È giusto intitolare questa sala al suo nome. Ringrazio la famiglia per aver donato il ritratto di John D. Rockefeller che è stato esposto alla Fondazione Rockefeller per 65 anni. La famiglia Rockefeller ha tenuto fede a questa convinzione e, nel corso degli anni, ha sostenuto immensamente la Società delle Nazioni e le Nazioni Unite".
John D. Rockefeller donò anche un appezzamento di terreno di 7 ettari sulla sponda orientale di Manhattan, su cui venne posata la prima pietra della sede principale delle Nazioni Unite a New York il 24 ottobre 1949.
La Fondazione Rockefeller, insieme alla famiglia Rockefeller, ha avuto e continua ad avere una notevole influenza sulla creazione e sullo sviluppo dell'ONU. Lo dimostrano (già), anche i legami con gli ultimi tre segretari generali dell'ONU:
Kofi Annan fu segretario generale delle Nazioni Unite dal 1997 al 2006. E venne insignito del David Rockefeller Bridging Leadership Award 2009. Fu presente alla presentazione delle memorie di David Rockefeller e l'annuncio della Fondazione Rockefeller dopo la sua morte fu: "Kofi Annan è stato uno dei nostri partner di più lunga data e dei più forti".
Anche António Guterres e Ban Ki-moon hanno evidentemente un buon legame con la famiglia Rockefeller.
Ban Ki-moon fu Segretario generale delle Nazioni Unite dal 2007 al 2016. Qui lo si vede in un incontro con David Rockefeller.
Ban Ki-moon tenne un discorso di ringraziamento nel 2012, come già detto, ricordando che la famiglia Rockefeller ha sostenuto immensamente le Nazioni Unite nel corso degli anni.
António Guterres è segretario generale delle Nazioni Unite dal 2017. Le foto sullo schermo lo ritraggono all’incontro con Ariana Rockefeller e David Rockefeller Junior.
Agenda 2030
Passiamo ora all'Agenda 2030: cosa c'è dietro o quali obiettivi persegue l'ONU con essa?
Kla.TV ha già commentato l'Agenda 2030 nella trasmissione “Etichettatura fraudolenta – ecco come l'ONU trascina il mondo nell'abisso” (www.kla.tv/20282)
Come è nata l'Agenda 2030? Essa ebbe inizio con l’Agenda 21, un programma d'azione delle Nazioni Unite adottato nel 1992. Un Agenda contenente raccomandazioni concrete di politica ambientale e di sviluppo per il XXI secolo. Con l'Agenda 2030, adottata dalle Nazioni Unite nel 2015, gli obiettivi dell'Agenda 21 sono stati ulteriormente sviluppati ed ora applicati in egual modo a tutti i Paesi.
L'attuale riunione serve ora a verificare l'attuazione dell'Agenda 2030 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il percorso di attuazione dell'Agenda 2030 fino ad ora, ha dimostrato che l'ONU vuole promuovere la comunità globale? Oppure la sua attuazione sta gradualmente portando il mondo verso l'abisso o, in altre parole, verso un unico governo globale?
Nel suo libro "Inside Corona", il giornalista investigativo Thomas Röper analizza in modo dettagliato l'Agenda 2030. Scrive:
"L'Agenda 2030 è stata adottata dagli Stati membri dell'ONU e il fatto che la Germania abbia già un proprio catalogo di misure mostra un problema centrale: Ogni Stato interpreta gli obiettivi a modo suo".
Di seguito alcuni punti cardine dell'Agenda 2030 che vanno considerati in modo più approfondito.
Il 16° punto chiave prevede:
“Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, garantire a tutti l'accesso alla giustizia e costruire a tutti i livelli istituzioni efficaci, inclusive, e obbligate a render conto del loro operato”.
Il sottopunto 16.9 afferma: Garantire, entro il 2030, che tutte le persone abbiano un'identità legale, in particolare attraverso la registrazione delle nascite.
Questo punto, cioè la creazione di un'uniforme identità legale ossia - digitale - per tutte le persone del mondo, è già in pieno svolgimento con l’ID2020.
ID2020 prevede un'identità digitale transnazionale da affiancare ai sistemi statali.
Tutte le informazioni sull'individuo dovranno confluire qui: certificati di formazione e di vaccinazione, situazione finanziaria, account su Facebook, dati prodotti dallo smartphone.
Thomas Röper in merito:
“Questo vuol dire che il controllo totale e definitivo di tutta l'umanità è [...] racchiuso in belle parole. E non si tratta di una fantasia o di una discussione, ma di obiettivi decisi dall'ONU, su cui si sta lavorando e per la cui realizzazione si stanno spendendo miliardi.”
Il legame con la famiglia Rockefeller è evidente anche riguardo ad ID2020. È proprio la Fondazione Rockefeller una delle organizzazioni centrali dell'ID2020.
Il finanziamento dell’Agenda 2030
Per finanziare l'Agenda 2030, le Nazioni Unite affermano di necessitare dai 5 ai 7 bilioni di dollari americani ovvero tra i 5.000 e 7.000 miliardi di dollari. A titolo di confronto, il prodotto nazionale lordo annuale della Germania è di circa 4.000 miliardi di dollari. Peraltro, l'ONU è finanziata dai contributi degli Stati membri. Per mettere a disposizione queste ingenti somme, secondo l'ONU, occorre, tra le altre cose, promuovere i partenariati pubblico-privato, un altro obiettivo dell’Agenda 2030!
Partenariati pubblico-privati
Cosa significa voler promuovere dei partenariati pubblico-privati? Thomas Röper approfondisce l'argomento nel suo libro e scrive: (a pagina 46)
"Si tratta [...] di dare alle multinazionali una maggiore influenza sulle Nazioni Unite. O, per dirlo in termini geopolitici, di aumentare il potere delle multinazionali a spese degli Stati nazionali. Le multinazionali vogliono dettare le regole per non dover più obbedire alle leggi degli Stati nazionali. A lungo termine, vogliono esautorare gli Stati nazionali (e soprattutto i loro parlamenti, che possono approvare leggi "che disturbano"). Per mascherare questa erosione della democrazia, vengono inventati termini che suonano bene, come “partenariato pubblico-privato”, che rassicura l’opinione pubblica. “
Oltre alle grandi multinazionali, il partenariato pubblico-privato mira anche ad aumentare l'influenza degli oligarchi. Thomas Röper intende gli oligarchi come persone e organizzazioni che "esercitano il potere su una regione" attraverso la loro ricchezza, come la Fondazione Rockefeller o il Forum economico mondiale. Già nel giugno 2019, il Forum economico mondiale e le Nazioni Unite firmarono un accordo di partenariato strategico per accelerare l'attuazione dell'Agenda 2030. Così, varie organizzazioni, puntano apertamente al potere mondiale, ad esempio tramite l'ONU. Secondo Röper, non si tratta affatto di un'esagerazione.
Anche la Germania, ad esempio, sta lavorando attivamente alla completa abolizione della democrazia, come affermato in un documento del Ministero federale dell'Interno chiamato "Carta delle smart city” ovvero “città intelligenti". Questo documento è stato pubblicato nel maggio 2017 ed è disponibile presso Kla.TV.
Al punto 6 del documento, sotto la voce "Visione di un pianeta iper-connesso", si legge:
Post-Voting Society
"Poiché sappiamo esattamente cosa fanno e cosa vogliono le persone, non c'è più bisogno di elezioni, regole di maggioranza o votazioni. I dati comportamentali possono sostituire la democrazia come sistema di feedback sociale".
Le persone, in futuro, saranno registrate e controllate digitalmente in modo così approfondito da poter dedurre dai dati ciò che la maggioranza vuole. Una ragione per non dover più svolgere elezioni o per prendere decisioni senza elezioni.
Inoltre, il concetto di Smart City parla di "Post-Ownership Society"
"Grazie alle informazioni sui beni e sulle risorse condivise disponibili, ha meno senso possedere qualcosa: Forse la proprietà privata diventerà davvero un lusso. I dati potrebbero integrare o sostituire il denaro come moneta".
Come è possibile che idee del genere vengano divulgate pubblicamente? Abolire la democrazia o la proprietà privata sarebbe contro la legge e dovrebbe essere punito. Secondo Thomas Röper, invece, sta accadendo lo stesso. Si starebbe lavorando apertamente su questo tema da anni.
In sintesi, gli "Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite" sono in realtà un lento ma costante aumento del potere e dell'influenza dell'ONU. Gli Stati vengono esautorati passo dopo passo. L'abolizione della democrazia e, in ultima analisi, degli Stati nazionali, è un processo che si sta facendo strada. Partendo dagli inizi dell'ONU e dall'ovvia influenza della Fondazione Rockefeller, emerge la domanda: la creazione di un governo mondiale unico è stato uno dei loro obiettivi nascosti fin dall'inizio?
Dipende ora se i popoli si sveglieranno e riprenderanno il controllo del proprio destino e di quello del proprio paese.
Il contesto e i piani alla base dell'ONU e della sua ambiziosa Agenda 2030 devono essere conosciuti dai popoli.
Diffondete quindi questa trasmissione il più possibile.